Le domande più frequenti:
COME SI "CURANO" LE VENE VARICOSE?
Le vene varicose si curano non obliterando od asportando le vene che si vedono, ma rigenerando le pareti delle vene perforanti che non si vedono. Una soluzione rigenerativa è iniettata ordinatamente in tutti i vasi visibili ad occhio nudo o con la transilluminazione e spinto nelle vene perforanti che si rinforzano, si restringono e ripristinano la loro continenza. Non appena il circolo superficiale non è più sottoposto alla pressione emodinamica anomala determinata dall’insufficienza valvolare delle perforanti, anche le vene varicose superficiali riducono le loro dimensioni e spariscono alla vista. La fleboterapia rigenerativa tridimensionale rispetta l’anatomia e la fisiologia del circolo, nello stesso tempo, pur utilizzando una soluzione molto ben tollerata e molto poco irritante, consente di ottenere un risultato funzionale ed estetico. L'efficacia della fleboterapia rigenerativa tridimensionale non si basa sulla concentrazione della soluzione, come la scleroterapia tradizionale, ma sulla quantità della soluzione iniettata.
PERCHÉ SI INIETTANO TUTTI I VASI VISIBILI AD OCCHIO NUDO E CON LA
TRANSILLUMINAZIONE?
Le metodiche tradizionali non possono agire su tutto il circolo superficiale e perforante, perché non è possibile obliterare od asportare tutti i vasi; al contrario è possibile rinforzare la loro parete e farla restringere se è dilatata. Quando una vena perforante è incontinente prima o dopo si manifesta visivamente in superficie, perché provoca la dilatazione dei vasi superficiali ad essa collegati. La dilatazione può essere visibile ad occhio nudo e dare luogo ad una varice, può essere visibile solo con la transilluminazione, oppure può manifestarsi come una minuscola teleangectasia. Se consideriamo che la patologia venosa è dovuta alla debolezza del circolo perforante, l’iniezione di tutti i vasi (sono le nostre "porte") diviene vantaggiosa perché curando la più vasta area possibile di superficie endoteliale è in grado di curare tutto il circolo perforante (che prima o dopo si manifesta in superficie) e consente di ottenere un risultato permanente nel tempo.
TRANSILLUMINAZIONE?
Le metodiche tradizionali non possono agire su tutto il circolo superficiale e perforante, perché non è possibile obliterare od asportare tutti i vasi; al contrario è possibile rinforzare la loro parete e farla restringere se è dilatata. Quando una vena perforante è incontinente prima o dopo si manifesta visivamente in superficie, perché provoca la dilatazione dei vasi superficiali ad essa collegati. La dilatazione può essere visibile ad occhio nudo e dare luogo ad una varice, può essere visibile solo con la transilluminazione, oppure può manifestarsi come una minuscola teleangectasia. Se consideriamo che la patologia venosa è dovuta alla debolezza del circolo perforante, l’iniezione di tutti i vasi (sono le nostre "porte") diviene vantaggiosa perché curando la più vasta area possibile di superficie endoteliale è in grado di curare tutto il circolo perforante (che prima o dopo si manifesta in superficie) e consente di ottenere un risultato permanente nel tempo.
DEVO TRATTARE CON LA FLEBOTERAPIA RIGENERATIVA ENTRAMBI GLI ARTI
INFERIORI?
Poiché la patologia è determinata dalla alterazione funzionale della parete delle vene è conveniente curare entrambi gli arti inferiori, anche perché la fleboterapia rigenerativa è preventiva. Non è conveniente per motivi emodinamici trattare contemporaneamente i due arti. È preferibile completare un arto e, successivamente, trattare il controlaterale. Questa procedura consente inoltre al paziente di verificare l'efficacia della metodica, confrontando l'arto trattato con il controlaterale non trattato.
SOFFRO DI VENE VARICOSE, É POSSIBILE PREVENIRE L'INSORGENZA DI QUESTA
PATOLOGIA IN MIA FIGLIA?
Non solo è possibile ma è consigliabile prevenire l'insorgenza della malattia varicosa rigenerando il circolo perforante meiopragico, con l'aiuto della transilluminazione che riesce ad evidenziare i vasi dilatati non visibili ad occhio nudo. La transilluminazione è in grado di far vedere i vasi ectasici ancora non visibili ad occhio nudo ma di futura insorgenza. La prevenzione della patologia venosa degli arti inferiori nei soggetti predisposti è uno degli obiettivi della T.R.A.P.
Il contenuto di queste pagine è tratto dal sito ufficiale della Fleboterapia Rigenerativa Tridimensionale Ambulatoriale e con l’autorizzazione del Prof. Sergio Capurro inventore della metodica. Per ulteriori informazioni vai al sito www.fleboterapia.it
Gentile Dottore
RispondiEliminasono una ragazza di 30 anni e soffro fin dall' adolescenza di couperose che si accentua nei mesi invernali con il freddo, ma che sta peggiorando di anno in anno, rendendosi sempre più evidente. Si può trattare con questo nuovo metodo?
La ringrazio per la sua risposta, sperando in una soluzione.
Giulia da Savona
Gentile signora Giulia
RispondiEliminaLa T.R.A.P. (fleboterapia tridimensionale ambulatoriale), utilizzando una concentrazione di “Bisclero” al 8-10 %, può curare venule e capillari, che possono avere o non avere una diretta relazione con l’ insufficienza venosa, ma che in diverse localizzazioni negli arti inferiori, costituiscono un importante inestetismo conosciuto come “tela-ragno”, cioè a ragnatela..
Con lo stesso metodo T.R.A.P., si possono curare alcuni inestetismi del viso come il cosiddetto “naso rosso” e la “couperose”. Questa metodica può essere combinata con un’ altra metodica moderna: la TIMED, con la quale è possibile coagulare certi capillari, che possono ancora essere resistenti all’azione del Bisclero, senza lasciare cicatrici.
Spero di essere stato esauriente e le porgo i miei saluti.
Cordialmente
Dott. E. Valderrama
Elisa (S.Bartolomeo al Mare)
RispondiEliminaGrazie caro Dottore, lei guarendo le vene dilatate delle mie gambe ed eliminando le innumerevoli varici con la metodica della T.R.A.P. mi ha permesso di migliorare la qualità della mia vita. Benchè io viva in un bellissimo posto di mare ed essendo poco più che ventenne non potevo permettermi di stare sulla spiaggia al sole perchè le gambe si gonfiavano, mi dolevano e le vene si ingrossavano e poi mi sentivo veramente a disagio con tutte quelle vene visibili e gonfie che danneggiavano enormemente il mio aspetto, per non parlare delle varici che in alcune zone formavano degli antiestetici reticolati. Ora ho delle gambe bianche, assolutamente prive di gonfiori, leggere e finalmente mi posso abbronzare senza danneggiarle. Grazie veramente Dottore.
Buonasera dott.Valderrama io sono una ragazza di 30 anni con vene varicose e parecchi capillari evidenti, ho fatto diverse sedute di scleroterapia ma senza risultati anzi ho notato che ne sono usciti di piu'.Ho fatto anche un intervento di flebectomia circa 6 mesi fa dove in alcuni punti ho ancora i lividi... La T.R.A.P sarebbe la soluzione ai miei problemi? La ringrazio in anticipo e la saluto!
RispondiEliminaGentile Signorina,
Eliminala TRAP è adatta ad affrontare i problemi che lei ha indicato. La inviterei a contattarmi telefonicamente per un approfondimento che, per motivi di privacy, non può essere oggetto di post e commenti.
Grazie.
grazie per avermi risposto. Io sono di Palermo,sarebbe possibile inviarle delle foto tramite email,per farle capire la mia situazione e successivamente se si puo' agire? Distinti saluti
Eliminaavevo inserito un commento ma non c'è più, che fine ha fatto?
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